È andato alla cooperativa sociale “La Luce” il premio qualità 2018 riservato agli enti accreditati presso azienda So.Le per il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) per anziani e disabili. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione (per il 2017 era stata KCS Caregiver ad aggiudicarsi il riconoscimento), vuole premiare l’ente più meritevole allo scopo di sviluppare una concorrenza virtuosa fra i soggetti accreditati.
«Il premio va all’ente che realizza il punteggio più alto rispetto agli indicatori quantitativi legati all’erogazione del servizio –spiega la responsabile del SAD Roberta Riva-. Questi indicatori, nella logica di una gestione in forma associata, sono stati prima approvati dalla direzione aziendale, quindi presentati alla consulta degli enti accreditati e da questa condivisi. L’obiettivo non è, infatti, imporre una griglia rigida di valutazione. “Se con gli enti accreditati siamo impegnati a offrire un sistema di qualità, ci sembra naturale condividere quegli indicatori in cui la qualità si deve declinare. Questi criteri rappresentano quindi il frutto di una riflessione comune che muove da una domanda fondamentale: cosa vogliamo che questo premio porti alla luce e valorizzi?».
Fra gli indicatori vanno citati le modalità di esecuzione della prestazione, il coordinamento degli operatori, il corretto utilizzo della piattaforma informatica e il gradimento espresso dagli utenti nei questionari di valutazione. «Ma c’è anche un altro aspetto che Azienda So. Le vuole evidenziare assegnando questo premio –prosegue Riva-, l’impostazione scelta per rapportarsi con gli enti accreditati punta a superare l’idea di concentrarsi su quello che non funziona. Abbiamo scelto di fare leva sui punti di forza di un soggetto in un’ottica evolutiva. Siamo impegnati, in altre parole, a riconoscere gli aspetti di qualità nel servizio reso da un ente e che lo caratterizzano. Sottolineare gli aspetti positivi concorre, a nostro avviso, a sviluppare una giusta competitività fra enti e motivare tutti al miglioramento; una competitività che stimoli e, al tempo stesso, non pregiudichi l’indispensabile collaborazione. Perché questo è il fine; una “competitività collaborativa”, ossia un sistema in cui tutti, traguardando il medesimo obiettivo, vogliano migliorare». Mossa dalla medesima logica che sovrintende alla premialità, Azienda SO.Le prevede anche criteri per comminare sanzioni agli enti accreditati che non rispettino quanto stabilito dal Patto di accreditamento. Esattamente come per gli indicatori del premio, anche queste misure sono condivise tra l’azienda e gli enti stessi.
«Questa impostazione del servizio riesce a coinvolgere di più e meglio gli enti che sono impegnati sul campo –commenta il presidente della cooperativa “La Luce”, Tommaso Napolione. Facciamo parte di una stessa squadra che lavora per venire incontro alle necessità degli utenti e al loro benessere. Del resto l’attenzione nei confronti dell’assistito è il senso stesso del servizio; i nostri ausiliari devono avere come obiettivo quello di creare relazioni con l’utente. Questo è il valore aggiunto del SAD».
Attiva sul territorio da una dozzina d’anni, la cooperativa “La Luce” si occupa esclusivamente di assistenza domiciliare e ospedaliera e conta una trentina di utenti nei Comuni che fanno capo ad Azienda So.Le. Una buona valutazione, ai fini dell’assegnazione del premio, ha avuto l’utilizzo dell’app per gestire la presenza e l’attività degli ausiliari a domicilio.
«La nostra cooperativa è accreditata da poco meno di un anno e mezzo, ma abbiamo colto da subito, nel pieno rispetto della differenza dei ruoli, uno spirito collaborativo forte con l’Azienda SO.Le –conclude Napolione. Non esiste quella barriera che è tipica dei rapporti fra cliente e fornitore; qui vige una vera logica di rete. Il sistema dell’accreditamento – con la possibilità di scelta e di revoca dell’ente da parte della famiglia– è diverso rispetto a quello degli appalti. Siamo dovuti entrare in un’ottica diversa, ma ci siamo adattati bene a lavorare con questa modalità».
Il SAD supporta soggetti anziani e disabili con prestazioni socio-assistenziali che puntano a favorire la permanenza della persona al proprio domicilio e nel proprio contesto familiare e sociale di vita. Gli operatori (tutti qualificati) si occupano principalmente di cura e igiene della persona, somministrazione dei pasti e mobilizzazione degli assistiti. Sui Comuni del Legnanese, al 28 febbraio di quest’anno, gli utenti seguiti dal SAD erano in totale 209.