/ Maggio 17, 2019

Nello sport come nel lavoro la capacità di fare squadra è uno dei segreti per il successo. È per questo che da anni le aziende guardano alle squadre sportive come a delle strutture modello e ai loro allenatori come a dei veri e propri formatori. Azienda So.Le, che con il 2019 ha costituito il servizio di Formazione aziendale, ha messo a frutto la collaborazione con Rugby Parabiago aderendo a “Porta il rugby in azienda”, il programma formativo che trasferisce i principi e i valori del rugby nelle realtà aziendali. Focus della giornata trascorsa nel centro sportivo Venegoni-Marazzini di Parabiago agli “ordini” del coach Pietro Parigi, responsabile tecnico del settore Minirugby Parabiago e formatore della FIR, è stato il team building, ossia la capacità di fare squadra; destinatari del corso di formazione i responsabili dei servizi di Azienda So.Le.
«Il rugby è considerato lo sport di squadra per eccellenza anche in forza del suo riconosciuto valore educativo –spiega Sofia Carbonero, responsabile del dipartimento pedagogico di Azienda So.Le. In questo sport la pratica della disciplina si sposa con principi comportamentali come il rispetto del compagno, dell’avversario e delle regole, la lealtà, la solidarietà, l’autodisciplina e lo spirito di gruppo. Non è un caso che, nelle squadre dei più piccoli, l’allenatore sia chiamato educatore».

La giornata è stata strutturata in una parte di lezione frontale, in cui Parigi ha giocato sul parallelo fra la pratica del rugby e le dinamiche aziendali, l’affinità nella gestione dei giocatori e dei dipendenti, il peso della leadership e il riconoscimento dei ruoli in entrambi gli ambiti, il valore della motivazione e del sostegno e l’importanza della comunicazione, quindi della collaborazione, sul campo come fra i settori in cui è strutturata un’azienda. Questi concetti si sono poi concretizzati sul campo del centro sportivo con una serie di giochi motori (staffette, esercizi di equilibrio) e in una partita di rugby touch, “senza placcaggio”. «Il risultato della giornata di team building è stato positivo –conclude Carbonero; il clima che si è instaurato è stato davvero improntato a quello spirito collaborativo che è proprio del rugby. Non nascondo che è stato per tutti divertente vedersi, per un giorno, in ruoli diversi da quelli cui siamo abituati in ufficio ed entrare in relazione in un sistema diverso da quello lavorativo come quello del gioco che aveva l’obiettivo di rafforzare in noi lo spirito di squadra».

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